Venerdi sera al PalaChiarbola di Trieste sembrava di esser tornati indietro nel tempo, agli anni ’70, agli anni del rock progressive, con protagonista assoluta la storica band degli YES! e non sto scherzando!!!
Oltre alla data triestina, resa possibile grazie all’associazione Musica Libera con la collaborazione del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia, all’interno della 10° edizione della Fiera del disco usato, ce n’era ancora una in Italia, a Milano il giorno prima. Con questo tour mondiale (29 date in tutto in Europa), la band presenta il loro ultimo album Fly from here, il ventesimo, il primo dopo 10 anni di pausa.
Hanno saputo mescolare successi vecchi con canzoni del nuovo album. Da ricordare sicuramente “Tempus Fugit” dall’album Drama del ’80, “And You and I” dall’album “Close to the Edge” del ’72, “Starship Tropper” dall’album “Yes Album” del ’71 e “Roundabout” dall’album “Yessongs” del ’73. Da lasciar letteralmente senza fiato l’assolo di Steve Howe, di cui vi lascio un assaggio alla fine del post. Ecco che ascoltandolo suonare dal vivo ti rendi conto del significato del riconoscimento ricevuto per aver contributo all’evoluzione della tecnica della chitarra moderna. Durante il concerto c’è stato un continuo cambio di chitarre da far girar la testa, ha suonato almeno 5 chitarre diverse, dalla Gibson alla Fender.
La formazione dal vivo era composta dagli storici Chris Squire al basso (unico componente rimasto sin dagli inizi), poi il già menzionato Steve Howe alla chitarra e Alan White alla batteria. A loro si sono aggiunti Oliver Wakeman (figlio di Rick, ex componente del gruppo) alle tastiere e il grande canadese Benoit David alla voce, già componente di una cover band degli Yes e scelto per la sua abilità nel ricreare il timbro di Jon Anderson.
Gli Yes, nati nel 1968, sono rimasti nella storia del rock avendo venduto milioni di copie dei loro dischi, e dopo quarant’anni di carriera ancora non hanno perso la voglia di esibirsi dal vivo, la dimostrazione è questo tour mondiale. Alla fine del concerto Chris ha addirittura mimato di struggere la chitarra! Ecco che anche se attempati, sono ancora arzilli e pimpanti. Della serie se fai musica rock non puoi che rimanere giovane!!
Gli Yes sono stati accolti benissimo a Trieste. Sono davvero soddisfatta! per fortuna non mi sono fatta sfuggire questa occasione…infatti quando mi ricapiterà di poter assistere ad un pezzo di storia del rock e proprio nella mia città? A vederli non ci sono andata da sola, ma con Oty, il mio carissimo amico bolognese, buon intenditore, che mi ha fatto conoscere la loro musica.
(by Liny)